Coronavirus: Protocollo Operativo Agenzia Funebre
Coronavirus Sicilia Agenzia Funebre Protocollo Operativo gestione e trattamento dei decessi dovuti a malattie epidemiologiche che può essere validamente applicato ai casi di defunti a causa del COVIS-19POMPE FUNEBRI PROTOCOLLO OPERATIVO CORONAVIRUS
Un valido ausilio a supporto delle esperienze professionali maturate da ogni operatore funebre e mai quale sostituto di eventuali disposizioni normative operanti nel territorio nazionale. Si pubblica il testo di tale protocollo confidando che le relative indicazioni trovino fedele applicazione a beneficio degli operatori funebri chiamati ad intervenire su tali tipologie di decessi. L’utilizzo delle procedure soprascritte non garantisce l’esclusione della contaminazione ma riduce ampiamente la probabilità della stessa. Si richiama sempre e comunque il buon senso nella gestione di procedure straordinarie e inusuali come quelle sopra elencate.Per quanto riguarda l’esecuzione dei funerali:
CORONAVIRUS L’ARCIVESCOVO DI PALERMO: “ATTENDIAMO DIRETTIVE CEI, FUNERALI A PORTE CHIUSE le varie Curie hanno al momento adottato protocolli diversi, consentendo l’esecuzione di cerimonie funebri in chiesa introducendo regole di buon senso (vietate strette di mano, abbracci, limitata aggregazione di persone, etc), disponendo che siano possibili le sepolture, anche con la benedizione della salma alla presenza delle persone più vicine al defunto, ma senza la celebrazione della santa messa o di altra liturgia che potranno essere celebrate solo al superamento di questa iniziale fase di criticità. L’emergenza per la diffusione del Coronavirus ha portato anche la comunità della Chiesa Cattolica ad adeguarsi alle misure emanate dal decreto: le cerimonie come matrimoni e funerali verranno celebrate con pochissimi presenti. A parlare dell’accaduto è intervenuto anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, all'Ansa: “La Conferenza Episcopale Italiana sta preparando un testo sulla interpretazione dell’ultimo decreto governativo. Attendiamo, dunque, indicazioni. Tuttavia, per quanto riguarda la celebrazione dei funerali di domani, in attesa del pronunciamento della CEI do facolta’ ai parroci di celebrare le esequie nelle chiese in forma strettamente privata, ossia con la partecipazione dei soli parenti stretti e sempre osservando le norme di prevenzione emanate dal governo. Le imprese funebri dovranno pertanto relazionarsi a livello locale con la Curia territoriale per recepire le relative posizioni sull’argomento. gestione e trattamento dei decessi dovuti a malattie epidemiologiche che può essere validamente applicato ai casi di defunti a causa del COVIS-19.Gestione e trattamento dei decessi dovuti a malattie epidemiologiche
Le infezioni respiratorie acute (Acute Respiratory Infections) sono la principale causa di morbilità e mortalità per malattie infettive in tutto il mondo, colpendo in particolare le più giovani e le più antiche delle nazioni a basso e medio reddito. Queste infezioni, in genere causate da virus o virus miscelati con infezioni batteriche, possono essere contagiose e diffondersi rapidamente. Sebbene la conoscenza delle modalità di trasmissione sia in costante evoluzione, le prove attuali indicano che la modalità primaria di trasmissione per la maggior parte delle malattie respiratorie acute è attraverso le goccioline, ma può anche avvenire la trasmissione per contatto (inclusa la contaminazione della mano seguita da auto-inoculazione) o aerosol respiratori a breve distanza infettivi per alcuni agenti patogeni in circostanze particolari. Questa linea guida è incorporata nella linea guida elaborata dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ISBN 978 92 4 150713 4 – Linee guida prevenzione delle infezioni e controllo delle epidemie e delle pandemie acute delle malattie respiratorie nell'assistenza sanitaria, 2007. Includono anche le linee guida di emergenza fornite nella Pubblicazione OMS Prevenzione e controllo delle infezioni durante l’assistenza sanitaria per casi confermati, probabili o sospetti di pandemia (H1N1) 2009 di infezione da virus e malattia simil-influenzale, 2009. Riteniamo che queste linee guida contribuiranno a migliorare le pratiche di gestione del cadavere riducendo il rischio e aumentando la sicurezza del professionista. Individuazione delle fattispecie Le infezioni respiratorie acute (ARI) sono la principale causa di mortalità per malattie infettive in tutto il mondo. Quasi quattro milioni di persone muoiono di ARI ogni anno, con il 98% dei casi di malattie infettive in tutto il mondo. I tassi di mortalità sono 3 particolarmente elevati nei neonati, nei bambini e negli anziani. Questo documento fornisce raccomandazioni e altre informazioni relative alle misure IPC per gli ARI in un ambiente funerario, con particolare enfasi sugli ARI che hanno il potenziale per una rapida diffusione e possono causare epidemie o pandemie (o entrambi). Alcune delle epidemie possono costituire un’emergenza globale per la salute pubblica, secondo il Regolamento sanitario internazionale (RSI), gli eventi del 2005 di malattie respiratorie che possono costituire un’emergenza per la salute pubblica di interesse internazionale includono: • sindrome respiratoria acuta grave (SARS); • influenza umana causata da un nuovo sottotipo, inclusi episodi umani di influenza aviaria; • l’influenza; • peste polmonare; • nuova ARI che può causare epidemie su vasta scala o epidemie con elevata mortalità come si potrebbe ipotizzare l’effetto del Coronavirus (Covis-19). Nel caso di un possibile decesso le cui cause siano state ricondotte a un virus pandemico o epidemico, è necessario comunicare immediatamente il sospetto al datore di lavoro ovvero, in caso si agisca in prima persona, all'ufficio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale di riferimento. Si consiglia di mantenere sempre il massimo riserbo, in modo particolare con i media, al fine di garantire un livello adeguato di privacy ed evitare allarmismi. Raccomandazioni sulla prevenzione e il controllo della mortalità (OMS) L’uso dei DPI (Dispositivi Protezione Individuale) nel contesto della strategia di prevenzione e controllo è essenziale per evitare il contatto diretto con i fluidi corporei. Utilizzare DPI adeguati quando si maneggiano cadaveri con sindromi ARI, ad es. maschera, guanti, abiti a maniche lunghe come di seguito protocollati.Misure standard Equipaggiamenti Caratteristiche
Protezione respiratoria (respiratore di particelle): Monouso, impermeabile • Tipo EN 149 FFP3 con fattore di protezione assegnato 20 (APF 20) sostituzione dopo 1 ora seguita dall'uso Guanti • Monouso, impermeabile • Antiscivolo • Tre paia di guanti nel contempo (2 guanti di nitrile, 1 guanto in neoprene da sigillare alla tuta con nastro isolante) • Sopra il polsino della tuta (10-15 cm) Igiene delle mani E’ buona regola lavare prima e dopo l’uso dei guanti. Disinfettare con una soluzione a base di alcol. Igenizzazione dell’ambiente Lavaggio e decontaminazione con ipoclorito o alcool dalle superfici a contatto con il cadavere. Rifiuti Maneggiare con cura per impedire il trasferimento di microrganismi, mettere in un sacchetto chiuso e smaltire secondo quanto disposto dalle locali normative. Tuta intera Indossare tuta impermeabile dotata di cappuccio Cuffia Indossare apposita cuffia protettiva – Protezione occhi Occhiali protettivi – Protezione piedi – Copri scarpe con leggings 30 cm di altezza Usa e getta, impermeabileTrasporti Funebri Infettivi – Contaminati
Qualora fosse necessario provvedere al trasporto di salme potenzialmente contaminate si raccomanda di indossare i DPI sopra menzionati per tutta la durata del trasporto. Per qualsiasi tipo di trasporto si renda necessario, occorre fare fede alla normativa nazionale (Dpr 285/90 Art. 18) in materia di “malattie infettive”, salvo ulteriori provvedimenti dettati dalle competenti Autorità Sanitarie territoriali. Qualora si dovesse procedere alla cremazione si raccomanda di seguire il seguente protocollo di sicurezza: 1. La bara deve essere aperta e confezionata con la barriera biodegradabile ministeriamente prevista; 2. Racchiudere in corpo in un sacco da recupero possibilmente biodegradabile ed inserire all’interno il lenzuolino imbevuto di sostanza disinfettante (tipo BioEnzibac) prima di procedere alla chiusura del sacco; 3. Riporre il sacco con il corpo all’interno del cofano e sigillare la barriera; 4. Assicurare la chiusura del coperchio alla bara con dell’apposito nastro biadesivo ovvero con appositi collanti al fine di limitare ogni possibilità di uscita di sostanze aeree dalla bara; Si raccomanda una profonda e accurata pulizia delle auto funebri impiegate per il trasporto con specifici prodotti disinfettanti. Tutte le operazioni devono essere eseguite con i sopradescritti DPI che si ricorda possono essere impiegati solamente una volta e mai riutilizzati.DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01522) (GU Serie Generale n.59 del 08-03-2020)